Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani
Tradizionalmente, dal 18 al 25 gennaio, nella settimana compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo, si celebra la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; iniziativa ecumenica di preghiera nel quale tutte le confessioni cristiane pregano insieme per il raggiungimento della piena unità, che è il volere di Cristo stesso: “Perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv.17,21).
Come ci viene ricordato nel foglietto settimanale, mercoledì prossimo 23 gennaio alle ore 17:30, si terrà un appuntamento importante: in parrocchia avremo una preghiera ecumenica fatta con persone di altre chiese cristiane.
“Ecumene” è una parola che riceviamo dal greco; significa “terra abitata”. Terra abitata da tutti […] L’aggettivo che ne deriva – ecumenico – riprende soprattutto questa accentuazione di significato del vivere insieme. […] Di ecumenismo, di superamento delle divisioni, si parla anche tra cristiani. Non è un mistero per nessuno, infatti, che nel corso della storia i cristiani si siano divisi in chiese diverse[…] Come mai? Non è forse uno il vangelo e uno il Cristo? […]anche Paolo diceva ai Corinti: “Cristo è stato forse diviso?”[…] siamo noi che lo parcellizziamo! […] Le nostre finitezze, le nostre piccolezze e il nostro peccato fanno sì che l’esigenza fondamentale dell’unità, pur così raccomandata da Gesù, passi in secondo piano rispetto a interpretazioni e prese di posizione di parte. […] Eppure, […] ogni anno, tutti i credenti in Cristo pregano per otto giorni di seguito: il cosiddetto “ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani”. Se fa riflettere la divisione, con il suo radicamento così forte, viene anche la domanda: ma servirà, pregare? […] (Occorre) approfondire il senso del pregare, di quello che significa, di ciò che dalla preghiera ci si può attendere e a quali condizioni. In altre parole, ci troviamo in un campo in cui gioca, nel dialogo con Dio, l’opera della grazia e la nostra capacità di accoglierla, la nostra disponibilità a farcene convertire. […] La preghiera dispone, orienta, permette allo Spirito di operare in noi. Con tutte le difficoltà del caso, pur in tante chiese, tra cristiani ci sentiamo oggi molto più uniti, desiderosi di esserlo.