“Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera … Veniva di solito portato alla porta del tempio detta “bella” un uomo storpio dalla nascita, per chiedere l’elemosina … Vedendo Pietro e Giovanni, domandò loro l’elemosina … Pietro gli disse: – Non possiedo né oro né argento, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina! E, presolo per la mano destra, lo sollevò. … Nessuno tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi i case li vendevano e portavano l’importo di quanto avevano venduto ai piedi degli apostoli; e poi veniva distribuito a ciascuno secondo il bisogno”. (Atti 3,1-7; 4,34-35).

Nasce una comunità. Essa coglie con lucidità qual è la prima ricchezza. Le ricchezze materiali vengono usate per la condivisione e l’aiuto ai bisognosi. Anche per noi la ricchezza della fede, che trova in Dio le risorse prime per affrontare i compiti del vivere, devono venire prima dell’affanno per le ricchezze materiali. Facendo salvo, naturalmente, l’impegno per procurarsi il giusto e decoroso necessario livello di vita personale e familiare. Buona giornata