Mercoledì delle Ceneri: inizio della Quaresima 2022

Il prossimo 2 marzo, Mercoledì delle Ceneri segna, nella tradizione cristiana, l’inizio della Quaresima, tempo di preparazione alla Pasqua. Per i credenti un cammino “speciale” per il quale, già nei suoi aspetti personali, ha alcune proposte di particolare intensità che riguardano: la preghiera e i sacramenti; l’esercizio dell’ascesi penitenziale, in particolare il mercoledì delle ceneri e ogni venerdì con l’astinenza dalle carni, e il venerdì santo con l’attenzione alla preghiera e digiuno; l’intensificazione del vivere la carità.
Sul piano personale siamo invitati alla preghiera e ai sacramenti: sarà importante curare la meditazione della Sacra Scrittura e l’accostarsi ai sacramenti della penitenza e della eucaristia. L’ascesi penitenziale vuole sollecitare un tenore di vita alla ricerca dell’essenziale attraverso la rinuncia a ciò che è superfluo e che può distrarre: dunque, il cibo e le bevande, ma anche svago, uso ottimale del tempo libero, …; la carità, infine, va esercitata con la gamma infinita di comportamenti (le “opere di misericordia” materiali e spirituali), ben più che la sola “elemosina”.

In particolare il prossimo mercoledì  inizia con un forte appello alla pace richiesto e voluto da Papa Francesco: «Vorrei appellarmi a tutti, credenti e non credenti. Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno […] Con questo impegno si apre un tempo di rinnovamento personale e comunitario, un momento propizio per seminare il bene, alleggerire il cuore, coltivare le relazioni. «Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo».

In quell’occasione, la questua in chiesa sarà devoluta per la raccolta fondi in favore della popolazione dell’Ucraina, attraverso il canale del Coordinamento della Caritas diocesana.

Share