Un versetto della Scrittura al giorno

“Il sabato seguente quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola di Dio. Quando videro quella moltitudine, i Giudei furono pieni di gelosia e contraddicevano le affermazioni di Paolo, bestemmiando. Allora Paolo e Barnaba con franchezza dichiararono: “Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco noi ci rivolgiamo ai pagani … Nell’udir ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola di Dio e abbracciarono la fede tutti quelli che erano destinati alla vita eterna … Ma i Giudei … suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba e li scacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio, mentre i discepoli erano pieni di gioia e di Spirito Santo”.  (Atti 13,44-52).
Leggiamo spesso la Scrittura come se il passaggio dalla matrice ebraica alla fede cristiana ci ponga in posizione ormai assodata, assicurata, rispetto al possesso della verità e della schiera degli eletti. Al contrario, quella della fede in Cristo è una strada che conduce sempre oltre le nostra raggiunta sicurezza. Essa dice ben si che in Cristo noi abbiamo il perdono e la grazia di Dio, ma ponendoci sempre in fiduciosa attesa di lui, alieni da pretese posizioni acquisite. Abbiamo il vantaggio dell’indicazione sicura di questa via confidente, non la certezza che Dio, essendo a noi vicino, è lontano dagli altri che lo cercano. Buona giornata
Share